Stavo per mettermi seduta davanti al pc, dopo una mattinata passata in cucina a sperimentare nuove idee e a cucinare per questa Pasqua che sarà per tutti noi diversa dal solito.
Noi, per la prima volta, abbiamo deciso di festeggiare la giornata di festa, concedendoci un pranzo, sia per la domenica che per il lunedì, più stuzzicante del solito e che consumeremo 'comodamente' sul davanzale della camera da letto (l’alternativa sarebbe il bagno ma quello lo teniamo come bar per il caffè di fine pranzo…:-)), baciati dal sole perché sì, rassegnatevi, la Natura se la sta, giustamente, ridendo sotto i baffi: ora che siamo costretti al chiuso, anche il tempo può permettersi di essere primaverile e ben soleggiato…del resto gli animali che hanno fatto di male per beccarsi il cattivo tempo quando hanno pochi momenti per godersi la natura in tutta la sua bellezza, non “smanacciata” da noi umani?
Tipico della primavera i miei pensieri svolazzano di fiore in fiore…stavamo dicendo che ero in procinto di iniziare a scrivere il post per il blog quando mi si illumina il telefono, chiamata in arrivo, videochiamata per l’esattezza: e chi ci trovo con la faccia troppo vicina al monitor ma così ben riconoscibile dal sorriso?
Mia nonna.
Badate bene: una nonna giovanile, in gamba, ma la classica nonna con il grembiule legato in vita, le mani sempre in pasta o a cucire, tanto amante dello stare in compagnia, di persona. Poche telefonate, mai sentita pronunciare la parola internet. Poca tecnologia nella sua vita insomma.
Qualche anno fa, ricordo, i miei zii le fecero prendere il cellulare: una diavoleria lo descrisse. Ma lo ha imparato ad usare per tutto quanto le era necessario e in tempi anche brevi (legata a doppio filo a tradizione e curiosità) ma il pensiero di scrivere un messaggio, di fare una videochiamata??
Beh, sempre con lo zampino (e la formazione) degli zii, sono due giorni che sta imparando e chattando come un adolescente che ha appena ricevuto il suo primo smartphone: scrive messaggi, videochiama, partecipa a videochiamate di gruppo. Videociatt, pardon: così si chiamano…
La nonna così poco tecnologica del prima, per necessità si è trasformata nella nonna smart del dopo.
E sapete cosa la spinge? La motivazione di vedere i suoi figli e i suoi nipoti e bisnipoti.
Lei che ha cresciuto sei figli, ha rincorso undici nipoti e giocato con quattro bisnipoti ora si trova lontano da tutti noi. Ma mica si piange addosso! Le spiegano che c’è un modo per esserci più vicini? Bene, prova ad impararlo!
E ci riesce. Con il mal di testa (tranquilla nonna, non è perché non sei capace, gli smartphone fanno questo effetto…), con la gioia di riuscire un giorno e il giorno dopo dover riprovare perché già ti sei dimenticato un semplice passaggio ma “se ci sono riuscita ieri, ce la faccio anche oggi!” e mai paga di saperne di più: ad ogni telefonata, chiede un pezzo in più (ma se voglio videociat con la mia amica? E se voglio chiamare tutti contemporaneamente? E se…e se…?)
La motivazione, amici miei, è tutto: se la uniamo alla voglia di metterci in gioco, sempre, indipendentemente dalle condizioni esterne, dall’età, dai se e dai ma, beh, riusciamo a fare tutto. Anche quello che ci pareva una diavoleria, impossibile fino a quando non l’abbiamo tentata. E riuscita.
La mia diavoleria riuscita oggi?
La brisè senza glutine e veg: l’avevo già provata ma spesso mi si sbriciolava al primo morso (il glutine, così bistrattato ma una manna per gli impasti!) e invece. Una diavoleria che mi è riuscita.
Vi lascio qui la ricetta della mia crostata del picnic casalingo con l’augurio che vi sia di buon auspicio per questa Pasqua, di rinascita: pensate ai vostri desideri e a come realizzarli.
Have many wonderful days, guys!
PICNINC CASALINGO
Cerchiamo e prepariamo…
- 150 gr di farina di riso+ q.b. per il piano di lavoro
- 120 gr acqua calda
- Due cucchiai di olio extravergine
- 3 gr di sale
- Farcia a gusto vostro (e soprattutto del vostro frigo: mettete quello che più desiderate/avete); nella mia ho messo: cicoria, carote frullate, peperoncino, cipolla, aglio.
E ora ai fornelli…
Per prima cosa, armatevi di pazienza: lavorare gli impasti senza glutine ne richiedono, tanta!
In una bacinella mettete la farina di riso, il sale e versate l’acqua.
Date una prima mescolata con un cucchiaio e poi aggiungete l’olio.
A questo punto mescolate con le mani e, quando l’impasto inizia a compattarsi, rovesciatelo su un piano di lavoro, infarinato, per poterlo lavorare meglio.
Raccogliete tutte le briciole (tutte-tutte eh!!) e formate un panetto che lascerete riposare in frigo il tempo della preparazione della farcia.
Tagliate la cicoria e mettetela in una padella con un filo di olio, un bicchiere di acqua, peperoncino e un trito, grossolano, di aglio e cipolla.
In un tegamino portate a bollore le carote tagliate a rondelle: una volta cotte, le frullerete, aggiustando con acqua per dare la cremosità che si desidera.
Stendere la base della brisè aiutandosi con un mattarello: non va lavorata troppo.
Adagiarla su uno stampo precedentemente oliato, versarvi la crema di carote e la cicoria intiepidita.
Infornare a 180° per 30 min (ma controllate: chi di voi conosce meglio il vostro forno?)
Una volta raffreddata io la congelo così da averla pronta all’uso: promesso che vi posterò una foto del risultato! E voi? Fate altrettanto: provatela e postate le foto taggandomi su facebook o instagram.