Per l’8 marzo Debslog ha intenzione di parlarti di Donne e Doni.
Il dono è un atto di gentilezza che associo molto spesso alle donne.
Probabilmente per esperienza personale o per qualche retaggio culturale che non riconosco razionalmente ma che c’è.
Donare se stessi, donare cibo, amore, un rifugio, conforto, un abbraccio: per me è Donna.
Non è una questione di esser madri. O forse sì. Madri del mondo, non unicamente nel modo tradizionale a cui siamo abituati a pensarlo.
Donare non è solo legato ad un sacrificio o a forti di privazioni.
Donare è anche un sorriso, un atto di misericordia, donare è anche comprensione.
Delle mille immagini che mi hanno più colpito in questi terribili giorni, quella che più mi ha scosso perché mi ha dato speranza, mi ha svegliato dal torpore, mi ha fatto sentire orgogliosa di essere donna è stata quella di un gruppo di donne, mamme, sorelle, figlie, amiche, amanti che hanno donato amore ad un ragazzo poco più grande dei loro figli, fratelli, amici, amanti.
Quel ragazzo che era lì, insieme ad altri, per conquistare la loro terra, costringendo all’esilio dalla propria casa, affetti, alla separazione, a volte definitiva, dai propri cari, ha ricevuto in dono tutto l’amore che solo le donne sanno dare.
Le donne gli hanno donato la possibilità di chiamare la propria madre per assicurarla di stare bene. Anche se catturato. Anche se in una guerra di cui molto probabilmente non ne capisce il minimo senso.
Ci tengo a specificare che anche gli uomini sono in grado di donare e tanto, eccome! Ma è un donare altro, seppur non meno importante e meraviglioso.
Il dono che le donne hanno in pancia è proprio qualcosa di atavico. Qualcosa che esce dagli occhi con uno sguardo, dalle mani con una carezza, dalla bocca con parole che sono miele.
Su un aspetto però dobbiamo ancora impegnarci: sul donare di più a noi stesse.
Permetterci quello stesso sorriso, carezza, amore, miele che serbiamo per gli altri.
Beh, cara mia Donna che mi stai leggendo, sappi che su una cosa non potrai opporti: il dono di essere su questa terra.
E tu hai il compito, con tutta la tua grazia e imperfezione, di onorarlo ogni giorno.
Quindi sì, festeggiamoci oggi, onoriamoci anche per chi non ha modo di farlo: le donne completano questo magico puzzle che è la nostra vita.
Senza rimarrebbero solo dei pezzi troncati a metà.
E il Debslog non può che lasciarti un dono: la mia versione della torta mimosa.
Per me è un atto d’amore condividere il cibo con chi amo e lo faccio con piacere per te.
Se la replicherai mi piacerebbe mi facessi vedere la tua creazione: sarà come condividerne una fetta insieme.
TORTA MIMOSA ALLA SPYCYDEB
Ingredienti per la base torta:
- 300 gr di farina di farro
- 250 gr bevanda vegetale di riso
- 30 gr di succo di ananas
- 60 gr di zucchero di canna
- 60 gr di olio di semi
- 1 bustina di lievito
- ½ cucchiaino di bicarbonato
- Olio essenziale all’arancia (in alternativa scorza di un arancio)
Per la crema al lime:
- 500 ml bevanda vegetale di riso
- 40 gr di amido di mais
- 80 gr di zucchero a velo
- 1 lattina di ananas sciroppato
- b. curcuma in polvere
- Olio essenziale al lime (in alternativa scorza di un lime)
- Procedimento base torta mimosa
- Mettere la carta forno in una teglia da 20 cm di diametro;
- In una ciotola setacciare la farina con il lievito e il bicarbonato;
- Aggiungere lo zucchero e amalgamare bene con una frusta per evitare i grumi;
- Aggiungere l’olio in cui metteremo una goccia di olio essenziale o la scorza della buccia di un arancio;
- Aggiungere quindi la bevanda vegetale di riso e il succo di ananas, avendo cura di continuare a mescolare: il composto dovrà risultare liscio;
- Versare il composto nella tortiera livellandolo e infornare a 180° per 35/40 minuti in forno statico (fare la prova dello stecchino);
- Prima di sfornare lasciare la torta nel forno semi aperto per 10 minuti;
- Tagliare l’ananas a cubetti piccoli e lasciarlo asciugare su un colino.
- Procedimento per la crema pasticcera:
- In un pentolino mettere la bevanda vegetale di riso, lo zucchero, la curcuma e mescolare con una frusta;
- Portare il pentolino sul fuoco a fiamma moderata: qui unire l’amido di mais e se si usa la scorza del lime unirla a questo punto;
- Portare a bollore avendo cura di mescolare continuamente: è necessario evitare la formazione di grumi e che la crema si attacchi sul fondo del pentolino;
- Una volta a bollore, abbassare la fiamma e continuare la cottura fino a quando la crema avrà raggiunto una buona densità;
- Togliere dal fuoco, mettere in un contenitore basso e largo e ricoprire con pellicola a contatto fino al raffreddamento;
- Una volta raffreddata aggiungere una goccia di olio essenziale di lime e mescolare.
- Assemblare la torta mimosa:
- Tagliare la base della torta in tre dischi: la parte superiore (la calotta) va tenuta da parte;
- Tagliare la calotta in strisce e poi in quadretti il più possibile tutti uguali: sarà la nostra copertura della torta che richiama l’effetto dei fiori della mimosa.
- Ricoprire il primo strato di torta con la crema precedentemente preparata: l’altezza della crema dovrebbe essere uguale all’altezza del disco per garantire un corretto equilibrio di sapori;
- Mettere qualche cucchiaio di ananas tagliato sullo strato della crema;
- Posizionare il secondo disco sopra la crema ed eseguire lo stesso procedimento sul secondo strato;
- Se si desidera ricoprire con la crema anche i lati;
- A questo punto posizionare i quadratini di torta ricavati dalla calotta sulla superficie e, se si desidera, sui lati dove è stata spalmata la crema che farà da collante;
- Guarnire con foglioline di menta e qualche cubetto di ananas a piacere:
- Conservare in frigorifero fino al momento dell’assaggio.
E ricordati di cucinare con il sorriso!